Lana, cotone, poliestere, acrilico, lycra, poliestere: cos’è sostenibile?
FACCIAMO CHIAREZZA
Le fibre utilizzate nell’abbigliamento si suddividono in due macrocategorie: le fibre naturali e quelle chimiche.
Se le prime esistono in natura e sono il risultato di materie prime trattate, le seconde per la maggiore derivano dal petrolio, e da composti di sostanze non esistenti in natura. Questa tipologia di tessuti è sostenibile ed ecologica, a patto che l’energia utilizzata per trattamento e eventuali lavorazioni non creino danno all’ambiente. Soprattutto il cotone, materiale vegetale leggero e versatile, adatto a moltisismi prodotti. È un tessuto traspirante che lascia una sensazione di freschezza sulla pelle. Cotone, lana e materiali chimici, sono i più utilizzati per il confzionamento di tessuti per abbigliamento e borse.
TESSUTI CHIMICI
I tessuti chimici si differenziano ulteriormente in tessuti artificiali e tessuti sintetici.
- I tessuti artificiali sono derivati organizzi che subiscono un trattamento chimico: la viscosa e l’acetato sono infatti prodotti dalla cellulosa estratta dalla polpa del legno e unita a acetone o soda caustica. Ne conseguono prodotti elastici, resistenti, e dall’alta proprietà resiliente. A differenza di quanto si potrebbe pensare, tali prodotti, anche derivando da origine naturale, non possono essere considerati ecologici o a impatto zero, poiché il processo di creazione utilizza acidi dannosi per l’ambiente: solamente la certificazione OEKO-TEX può garantirne la sostenibilità e l’ecologia. Esistono altri prodotti il cui processo di creazione è molto meno impattante.
- I tessuti sintetici invece sono derivati dal petrolio e donano al tessuto la sua caratteristica di impermeabilità e elasticità. Si trovano soprattutto nell’abbigliamento sportivo sia amatoriale che professionale. I più utilizzati sono: l’acrilico, il neoprene, la poliammide, il poliestere, il polietilene, il polipropilene, il gore-tex e l’elastam. L’elastam in particolare dà maggiore durabilità alla forma del tessuto confezionato se unito a altri materiali.
PERCHÉ TESSUTI CHIMICI?
Una delle ragioni principali per cui viene preferito il tessuto chimico è sicuramente il basso costo di produzione in relazione alla qualità del materiale. La capacità fisica di mantenere la vestibilità del capo anche dopo numerosi lavaggi e la sua elasticità sono fondamentali soprattutto nel mondo del fitness. Una maglia da running è più pratica se composta da elastam e poliestere, mentre un cappellino sarà migliore se in cotone traspirante.